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Teatro Stabile, una poltrona per due direttori. E il neo presidente sui conti in rosso dice che…

Teatro Stabile, una poltrona per due direttori. E il neo presidente sui conti in rosso dice che…

14.06.2016.

di Elisa Guccione

Foto Servizio Vincenzo Musumeci

CATANIA- A pochi giorni dal suo incarico incontriamo Salvo La Rosa, nominato dall’assemblea dei soci del Teatro Stabile come presidente del Consiglio di amministrazione approfondendo quale sarà il futuro dell’Ente etneo e capire qual è il clima negli uffici del teatro. ph Vincenzo Musumeci

Il suo compito cercare di risolvere la situazione economica dell’Ente in un momento più che complicato

“Lo Stabile vive dal punto di vista economico finanziario gravi difficoltà. La decurtazione radicale dei contributi regionali, provinciali e comunali ha causato una grossa crisi delle entrate creando una forte sofferenza economica”.

Sul reale debito del Teatro girano numeri discordanti  si supera addirittura la cifra degli otto milioni di euro. Il bilancio consuntivo di fine anno è stato già fatto e qual è il reale ammanco?

“In questo momento non abbiamo ancora una situazione ufficiale e non possiamo dare una comunicazione certa e pubblica, ma appena i conti saranno ultimati tutto sarà consultabile, leggibile e comunicabile. Farò tutto quello che è in mio potere per migliorare la critica condizione che si sta attraversando. Dobbiamo, però, renderci conto che il Teatro Stabile, così come molti altri enti pubblici, è costretto a guardarsi all’interno rivedendo la propria organizzazione e creare una nuova strategia commerciale di marketing, immaginando un nuovo futuro di competitività sul mercato culturale catanese”.

Durante l’assemblea che ha visto la sua nomina tutti i soci hanno indicato e verbalizzato il nome di Giovanni Anfuso come nuovo direttore artistico, che dovrà essere confermato, come da statuto, in occasione della prossima riunione del Consiglio di amministrazione. Quando accadrà tutto questo?

Ph Vincenzo Musumeci

Ph Vincenzo Musumeci

“Non si può non tenere conto di questa scelta anche se in questo momento l’incarico del direttore Giuseppe Dipasquale, in regime di proroga,  scadrà a giugno. Siamo in uno stallo in cui da un lato c’è la volontà dei soci di aver scelto e di voler nominare Anfuso e dall’altro la scadenza del mandato del direttore Dipasquale”.

Ci sarà il rischio di avere due direttori e quindi pagare due professionisti?

“Impossibile. Troveremo una soluzione al più presto”.

Il mondo del teatro è composto anche da tecnici e operai. Ci sono stati scioperi e manifestazioni da parte dei dipendenti che da mesi non ricevono lo stipendio. Come risolverà questo delicato e importante problema?

“Il mio primo pensiero va alle maestranze che stanno soffrendo da troppo tempo. C’è stata un’indicazione forte da parte dell’assessore Antony Barbagallo che ha molto a cuore le sorti del teatro, il quale ha detto che le prime risorse disponibili andranno all’Ente così si pagheranno i dipendenti in modo da saldare le mancanze del 2015. Attendiamo i tempi burocratici per ricevere i primi contributi che ci hanno assicurato che arriveranno a breve. Nel frattempo è chiaro che il teatro deve continuare a vivere e soprattutto fare  biglietti e incassi, tentando di sopperire seppur in minima parte alle deficienze contributive degli ultimi anni”.

La crisi economica è certa e tangibile in molti settori, ma come mai altre realtà private riescono a riempire le sale mentre in questo momento anche la campagna abbonamenti soffre la crisi?

Ph Vincenzo Musumeci

Ph Vincenzo Musumeci

“La scena culturale teatrale catanese negli ultimi vent’anni è cambiata notevolmente. Ci sono tante nuove offerte e lo Stabile si deve adeguare a questa nuova situazione sicuramente non semplice. L’attuale stagione sta ottenendo un discreto successo in quanto la qualità dei lavori è eccellente. La nostra è una programmazione di alto livello e comporta che ci sia anche un’operazione di marketing capillare per andare a proporre questo prodotto anche a settori nuovi e non abituati, ma per fare questo ci vogliono i fondi ed è quello che manca. Lo Stabile, nonostante i tanti problemi di cui è afflitto, continua a rappresentare la cultura siciliana nel mondo”.

Per cercare di avvicinare la gente sono state create delle promozioni particolari come i biglietti last minute e possibilità di poter assistere a degli spettacoli anche pagando un biglietto di soli cinque euro. Tutto questo, sicuramente utile, non potrebbe infastidire anche l’abbonato che paga un prezzo considerevole?

“Non depotenzia le possibilità dell’abbonamento, perché a questi particolari biglietti vengono assegnate delle file specifiche che non intaccano coloro che hanno pagato l’intera stagione”.

Elisa Guccione

Foto Servizio Vincenzo Musumeci

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