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Salvini in Sicilia tra contestazioni e ponte sullo stretto

Salvini in Sicilia tra contestazioni e ponte sullo stretto

13.06.2020.

PALERMO – “Non vedrò Musumeci, non posso incontrare tutti, con il governatore ci messaggiamo di frequente e c’è una buona condivisione di quello che fatto durante il lockdown: per questo lo ringrazio”. Matteo Salvini sbarca in Sicilia, ma senza vedere il governatore.

A Bagheria per l’arrivo dell’ex ministro scatta la contestazione delle Sardine. “La Sicilia non si lega”, “Slega la Sicilia”, “Salvini giù le mani dalla Sicilia”: sono alcune delle scritte negli striscioni. Tutto comunque a distanza, mentre il leader del Carroccio incontra i giornalisti a Villa Ramacca.

“Sono arrivato in Sicilia mentre era in corso una importante operazione giudiziaria legata alle Ong e al traffico della prostituzione. È la dimostrazione che i barconi sono organizzati. Prima torniamo a chiudere i porti meglio è, soprattutto per queste ragazze”, afferma il leader della Lega.download (48)

“Cateno De Luca nostro candidato alle regionali in Sicilia? Dai, quanti anni mancano ancora… È vero che durante il lockdown ho messaggiato più volte con lui e gli ho dato la mia solidarietà quando ha ricevuto attacchi. Non so se oggi vi sarà un incontro, mai dire mai”, dice Salvini ai giornalisti.

Quindi l’incontro con una delegazione di pescatori della marineria di Santa Flavia: “Quote tonno e spada stanno uccidendo la nostra pesca. Ci batteremo in Parlamento e in Europa perché si torni all’alternanza degli atti di pesca: quindi sistema quote zero, come accadde per il latte”.

«Le infrastrutture sono fondamentali per il lavoro. Un ponte che unisca Sicilia e Calabria serve all’Italia, ai siciliani ai calabresi. E dà lavoro a migliaia e migliaia di persone». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Capaci dove ha deposto una corona di alloro sul luogo della strage e una delle tappe del suo tour siciliano.

L’ex ministro dell’Interno ha anche parlato delle polemiche che hanno investito l’assessore regionali ai beni culturali Alberto Samonà che, in un libro del 2001, aveva scritto una poesia inneggiando alla SS naziste: «Ai poemi di Samonà preferisco quelli di Leopardi, non li ho letti e mai li leggerò. La sua storia e i suoi convegni testimoniano che qualsiasi tipo di dittatura, nazismo e comunismo sono la stessa feccia, sepolti dalla stessa polvere dell’infamia» ha detto Salvini. Nel frattempo la visita di Mattio Salvini è stata scandita anche da qualche contestazione come il flash mob di un gruppo di Sardine di Palermo che ha esposto degli striscioni tra cui uno con la scritta “Giù le mani dalla Sicilia”. Il flash mob si è tenuto a Villa Cattolica, a circa un km da Villa Ramacca. Salvini è stato accompagnato dal segretario della Lega in Sicilia, Stefano Candiani, e proprio dall’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà.

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