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“Malarazza”, periferie senza speranza. Il film di Giovanni Virgilio girato a Catania

“Malarazza”, periferie senza speranza. Il film di Giovanni Virgilio girato a Catania

07.11.2017.

Il disagio del mondo ai margini della città è protagonista di “Malarazza” (Una storia di periferia), opera seconda del regista e produttore Giovanni Virgilio (La bugia bianca), domani in anteprima al cinema Odeon di Catania, presenti il regista e il cast, nelle sale dal 9 novembre distribuito da Mariposa Cinematografica (con divieto ai 14 anni) e prodotto da Movie Side e Xenon Produzioni Cinematografiche in collaborazione con Studi Cinematografici Siciliani.
Il film, che il regista vorrebbe diventasse una serie tv, racconta la storia di una giovane madre (Stella Egitto) e di suo figlio Antonino (Antonino Frasca Spada) che, assieme al fratello della donna (Paolo Briguglia nei panni del travestito Franco), sono vittime di un sistema di potere malavitoso rappresentato dai boss in declino Tommasino Malarazza (David Coco) e Pietro (Cosimo Coltraro), detto U Porcu. Per queste tragiche esistenze non sembra esserci speranza di un riscatto sociale.
Ambientato a Catania, tra Librino e San Berillo, “Malarazza” ci porta dentro il mondo senza speranza dell’agglomerato di casermoni in cui la disoccupazione giovanile raggiunge percentuali senza pari.Sono di Corso Indipendenza, San Berillo nuovo, Librino, Villaggio S. Agata le 240 le comparse e figurazioni speciali. Con Antonino Frasca Spada, Andrea Ensabella (Maurizio), Davide Luciano Pulvirenti (Aldo), Danilo Vitale (Luigi) , Omar Noto (Alessio).  In questo ritratto di un’umanità disperata, la colonna sonora del film, composta da Giuliano Fondacaro, gioca un ruolo fondamentale attraverso un mix di generi (si va dal rap alla bossanova, fino al neomelodico). Tra le canzoni quella di Arisa che per la prima volta canta in portoghese il brano “O pensamento de voc”. La canzone di Modugno, riscritta da Mirko Miro in versione rap, è accostata a brani neomelodici di Matteo Milazzo, catanese (200.000 ascolti su Youtube).
«Il film – spiega il regista – ci fa riflettere su quanto le periferie siano parte integrante delle città e sul fatto che lo stato di degrado in cui sono lasciate non fa altro che aumentare ingiustizie e microcriminalità. “Malarazza” è una denuncia delle condizioni delle periferie urbane al fine di riflettere sulla crisi della legalità nelle aree più marginali dei territori, anche se spesso localizzate nei quartieri più centrali. Territori che domandano bellezza, giustizia e sicurezza per garantire un futuro e una speranza ai cittadini che vogliono affrancarsi dalla criminalità e dall’esclusione che logorano le loro vite».

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