“Quando mi hanno proposto di fare il protagonista de ‘Il mangiatore di pietre’ mi sono detto, tra me e me, certamente si sono sbagliati: che ci fa un palermitano come me in mezzo alle montagne del Piemonte?”. Luigi Lo Cascio parla così del thriller notturno pieno di natura e poche parole di Nicola Bellucci, tratto dall’omonimo romanzo di Davide Longo, già alla 36/ma edizione del Torino Film Festival e ora in sala con Achab film.
Ambientato nelle valli piemontesi tra vecchi passeur e nuovi trafficanti, il film – con Elena Radonicich, Peppe Servillo e Vincenzo Crea – ha come attore principale proprio Luigi Lo Cascio nel ruolo di Cesare, vedovo di una moglie molto amata, ex contrabbandiere e spallone di clandestini che trova a un certo in una valle remota il corpo del figlioccio Fausto assassinato. Era stato lo stesso Cesare ad aver introdotto il figlio al contrabbando. Ma i due avevano perso i contatti, dal momento in cui Fausto aveva deciso di accettare di occuparsi anche del trasporto di droga.