La casa di Toti: Lo studio di Parentage a fianco di Muni Sigona

“Nel giorno in cui verrà messa la prima pietra per la casa di Toti, verrà simbolicamente affissa sul cuore di chi ha sempre creduto in questo progetto una nuova medaglia, una medaglia che rappresenta la tenacia, la perseveranza, l’amore e il rispetto, ma soprattutto la voglia di crederci perché i sogni – se inseguiti – si realizzano. E noi, come studio PARENTAGE, non potevamo non sostenere sin dal primo momento questa battaglia che ci vede e ci vedrà protagonisti al fianco di Muni Sigona nella scelta dei ragazzi che, attivamente, porteranno avanti la struttura ricettiva che da qui a qualche anno nascerà”.

Ad affermarlo sono le dottoresse Luana Ferlito, Valentina Genitori e Priscilla Mertoli dello studio PARENTAGE che giorno 26 andranno a Modica per la cerimonia della posa della prima pietra: un’occasione quella del 26 per far capire che Muni non è sola. Fino a oggi, infatti, ha dovuto affrontare molte battaglie, alcune anche difficili: adesso può contare anche sul sostegno delle professioniste dello studio Parentage  per individuare tutte le risorse umane per costruire un progetto di vita personale e lavorativa che possa dare un senso al singolo individuo.

“Consapevoli che in Sicilia è arrivato il momento di avere una legge sul Dopo di Noi, in attesa che essa arrivi tocca a noi privati darci da fare affinché tutti i ragazzi che presentano delle disabilità siano in grado – quando i genitori non ci saranno più – di avere un po’ di autonomia e assistenza che un paese civile non dovrebbe negare mai ai suoi figli. Noi ci impegniamo seguendo giorno dopo giorno questi ragazzi, sin dalla loro più tenera età, per insegnargli innanzitutto l’autonomia e il modo migliore per comunicare. Tutte doti che si riveleranno ottimi elementi per poter affrontare la nuova sfida ‘lavorativa’ che la Casa di Toti offrirà”.

Non è certo semplice questo lavoro ma bisogna crederci. Le professioniste dello studio PARENTAGE ci credono ormai da più di 10 anni e nel loro cammino lavorativo – e personale – hanno sempre combattuto questa battaglia perché ogni bambino a loro affidato possa spiccare il volo verso una società più tollerante e più accogliente, soprattutto la pubblica società, quella fatta di leggi, di cavilli burocratici, di rifiuti e di negligenze.

“Muni ci ha creduto ed è stata un esempio per tutti noi. Adesso tocca a noi credere in lei aiutandola e festeggiando questo brillante primo risultato ottenuto con la posa della prima pietra”, concludono le dottoresse Ferlito, Genitori e Mertoli.