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“In viaggio con Tomasi di Lampedusa” per celebrare i sessant’anni dalla pubblicazione del Gattopardo

09.06.2017.

ph Massimo Pantano

CATANIA- “Dalla crisi nascono i grandi progetti”. Lo afferma con convinzione Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti, durante l’incontro “In viaggio con Tomasi di Lampedusa”, iniziativa promossa dal Festival Naxoslegge, diretto dalla professoressa Fulvia Toscano, ed organizzato da Liliana Nigro, titolare della cattedra di Storia del Costume presso l’Ente etneo, con il sostegno della Maison Du Cochon. Una conferenza ideata per celebrare i sessant’anni dalla prima pubblicazione del Gattopardo e ricordare l’imponente personalità dello scrittore palermitano nel sessantesimo dalla sua scomparsa,  “La nostra Accademia- continua Virgilio Piccari- grazie alla collaborazione e alla nascita di nuovi importanti progetti dà la possibilità ai nostri allievi di poter esprimere la loro creatività con concrete possibilità di accesso a quello che sarà il loro percorso lavorativo”.18921166_10211824754485963_1734674270478416087_o

Il Comune di Ragusa si inserisce nel circuito regionale del progetto “In viaggio con Tomasi di Lampedusa”, diventando tappa dei luoghi legati al Gattopardo. Nel Castello di Donnafugata sarà esposto l’abito che ispirò gli autori del celebre film di Visconti per la creazione  indossata da Claudia Cardinale. Gli allievi della cattedra di Storia del Costume Piero Giuffrida, Miriana Spinello, Lorena Crisafi, Roberta Russo e Alessandra Lanzafame reinterpreteranno l’abito di Angelica a distanza di sessant’anni dalla pubblicazione del libro e di oltre cinquanta dalla diffusione del film, usufruendo di uno stage formativo offerto da Naxoslegge. Un’altra opportunità per gli allievi dell’Accademia di Belle Arti è la collaborazione con TaoModa, che grazie all’intuizione artistica e professionale della presidente Agata Patrizia Saccone vedrà impegnati tra costumisti e scenografi oltre ottanta ragazzi proiettandoli verso un cammino formativo- professionale sempre più ampio.18953331_10211824444638217_1290367687917093700_o

Presenti alla conferenza, coordinata dalla giornalista Elisa Guccione, Maria Antonietta Ferrarolo, studiosa di Tomasi di Lampedusa, Fulvia Toscano, direttore artistico Naxoslegge, Nuccio Iacono, architetto e fondatore dell’Associazione “Case della Memoria”, Vittorio Ugo Vicari, storico dell’arte e della moda, Agata Patrizia Saccone, giornalista di moda e presidente TaoModa, Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti, e Liliana Nigro, organizzatrice dell’evento.18922856_10211824507519789_179912304683245805_o (1)

“Il Gattopardo non è semplicemente un’opera letteraria- spiega Fulvia Toscano- che racconta la Sicilia più poetica e reale ma è un vero patrimonio dell’umanità, perché anche chi ne conosce la storia solo dopo aver visto il film di Visconti si è innamorato dell’abito di Angelica nell’immaginifica scena del ballo”. Dello stesso parere Nuccio Iacono il quale racconta come, fra non  molto, nascerà un museo della moda e del costume nella splendida cornice del Castello di Donna Fugata. “Conservare e tramandare il nostro passato significa nutrire la memoria dell’anima, pronta a sprigionare emozioni e sentimenti anche attraverso il racconto intimo e privato di pizzi ed abiti”.18891900_10211824407357285_4564789118748248103_o

Coinvolgente l’intervento del professore Vittorio Ugo Vicari, il quale si sofferma sul singolare aspetto dell’abito maschile: “La descrizione letteraria e quella cinematografica del principe Don Fabrizio di Salina, di Don Calogero Sedara e di Tancredi di Falconeri sono lo specchio di un’epoca passata ma attuale in cui l’abito, ieri come oggi, riflette la posizione sociale e il ruolo politico”.

Costume e società si uniscono con l’unico fine di promuovere la diffusione della cultura in maniera dinamica e coinvolgente. “Il miglior strumento per attirare i giovani e dare loro la possibilità di esprimersi- spiega Liliana Nigro a conclusione della conferenza poco prima della sfilata degli abiti creati dai giovani ed emergenti stilisti della Maison Du Cochon- è l’ascolto, in modo tale che possano volare in alto diventando messaggeri di cultura”.

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