Eduardo Saitta e il suo straordinario “one man show”

di Elisa Guccione 

CATANIA- Mettere a nudo la propria anima non è mai facile. Raccontare i vizi e le virtù della nostra Sicilia e, soprattutto, della nostra sicilianità contaminata dal linguaggio moderno come selfie, instagramstories e followers dividendo la nostra società tra online e offline ovvero tra reale e virtuale potrebbe sembrare banale o addirittura scontato, perché cadere nei luoghi comuni è estremamente semplice.

Eduardo Saitta autore, regista e protagonista dell’esilarante spettacolo “Occhio al buco della serratura”,  in scena questo fine settimana con repliche da giovedì 7 a domenica 10 marzo, con il contributo della giovane youtuber Federica Gambino, racconta grazie ad un intelligente escamotage di una giovane laureanda in psicologia che decide di scrivere la propria tesi di laurea su di lui e sulla sua vita di attore, aneddoti della sua vita familiare, come le gite con i nonni al mare in cui ci si può rispecchiare con immediatezza ed analizza con estrema lucidità conquistando grossi e meritati applausi il comportamento dei tanti giovani della nostra società studiando il sabato sera di due coppie di innamorati: Jonathan e Jennifer, con tanto di capelli a tendina lui e unghie multicolor lei residenti in uno dei tanti quartieri popolari e popolosi della città e l’amore di Pierluigi e Carola, sicuramente meno ruspanti e più acculturati ma entrambi facce della stessa medaglia di una Catania che ieri come oggi vive con spensieratezza gli anni dell’amore e del divertimento.

Applausi per le ottime interpretazioni di pagine importanti del nostra cultura come il brano tratto da “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia in cui il padrino Mariano esprime il suo rispetto per il capitano Bellodi e ancora applausi per momenti, sapientemente alternati a grandi gag e battute al fulmicotone sulla vita di coppia, dedicati a Pirandello e Martoglio che hanno segnato la carriera del poliedrico attore catanese.

Un vero one man show dove Eduardo Saitta in abito scuro e bretelle rosse, arrivato alla soglia dei 40 anni, che festeggerà sulla scena con il suo pubblico il prossimo 7 marzo, gioca e scherza con i tanti presenti che lo ricoprono d’affetto e di standing ovation finale  mettendo a nudo la propria anima di uomo innamorato di quel gioco magico che è il palcoscenico.

Elisa Guccione