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Con “Il Piacere dell’onestà” fragorosi applausi per il debutto di stagione dello Stabile

25.11.2016.

di Elisa Guccione

Ph Antonio Parrinello

CATANIA- Il sipario del Teatro Stabile di Catania si rialza con “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello diretto da Antonio Calenda. Si punta sulla forza del drammaturgo agrigentino e sull’incommensurabile classe di un signore del palcoscenico come Pippo Pattavina, che ha conquistato grandi applausi dal numeroso ed attento pubblico della prima, per inaugurare la nuova stagione dello Stabile Etneo che trova in Debora Bernardi un ottima compagna di scena.15156783_1086763048088567_6488935877826315983_o

Un dramma piccolo borghese dove l’essere e l’apparire si scontrano inevitabilmente, facendo emergere come l’ideale di onestà a qualunque costo possa arrivare a svelare la vera natura di ognuno di noi. Le maschere e i caratteri grotteschi tipici del ragionamento pirandelliano prendono forma con il difficile compito di Angelo Baldovino, Pippo Pattavina, un uomo costretto dai forti debiti a sposare Agata, Debora Bernardi, una giovane borghese d’alto rango incinta del già sposato marchese Fabio Colli, Fulvio D’Angelo. L’unica regola imposta dal marito di convenienza per ridare l’onestà alla giovane donna e all’amante: il rispetto assoluto e rigoroso dei ruoli.

L’onestà a qualunque costo, voluta solo per convenzione sociale e assecondata anche dalla madre di Agata, Valentina Capone, arriva a soffocare, limitare e togliere la libertà ai protagonisti finendo per farli diventare prigionieri della loro stessa decisione. Solo quella di Agata è la vera scelta dell’onestà che attraverso la forza acquisita dalla maternità è capace di redimere Baldovino che accetta il nascituro come carne della sua carne.15123255_1089716101126595_7069891267459025067_o-1

Una rappresentazione arricchita dalle musiche di Germano Mazzocchetti con l’eleganti scene e i costumi di Domenico Francini in coproduzione con lo Stabile di Napoli che riporta la sala Verga agli antichi splendori di un tempo. Nel cast anche Francesco Benedetto(Maurizio Setti, cugino del marchese), Marco Grossi (Marchetto Fongi, portaborse), Santo Pennisi (Il parroco) e Giulia Modica (Mariuccia la cameriera).

Elisa Guccione

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