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Applausi senza sosta per Francesco Russo e Valerio Santi in “Fiat Voluntas Dei” ultimo appuntamento di stagione del Teatro L’Istrione

Applausi senza sosta per Francesco Russo e Valerio Santi in “Fiat Voluntas Dei” ultimo appuntamento di stagione del Teatro L’Istrione

12.06.2017.

di Elisa Guccione

CATANIA- Con “Fiat Voluntas Dei”, un classico della nostra tradizione teatrale, si conclude l’eterogenea ed interessante stagione del Teatro L’Istrione, diretta da Valerio Santi e Francesco Russo. Il testo di Giuseppe Macrì, reso immortale dall’interpretazione di Angelo Musco, adattato da Valerio Santi che ne firma anche l’attenta regia,  racconta la semplicità oramai lontana della Catania dei primi Novecento in cui interessi economici, buoni propositi e amore s’incrociano per dare vita ad uno spaccato della realtà borghese di quegli anni che non vuole perdere i privilegi sociali conquistati con fatica. La storia è quella classica dove l’amore tormentato tra i due protagonisti Paolino, Valerio Santi, e Anna, Valentina Marchese viene aiutato e benedetto dall’esilarante padre Attanasio, Francesco Russo. Un’opera corale che diverte il numeroso pubblico che premia con copiosi applausi l’affiatato cast composto da Francesco Russo, Valerio Santi, Rosaria Francese, Salvo Scuderi, Cindy Cardillo, Giovanni Sant’Angelo, Valentina Marchese, Concetto Venti, Pietro Coco, Aurelio Rapisarda e Gabriele Rametta.

Mattatore indiscusso Francesco Russo che dona al personaggio di Padre Attanasio una marcia in più senza far rimpiangere i vari attori che in passato hanno dato vita a questo ruolo. Coinvolgente il momento in cui si trova inconsapevolmente a far da ruffiano alla giovane coppia, che per sfuggire alle gelosie paterne e ai pettegolezzi del paese s’incontra davanti all’apparentemente indispettito sacerdote proprio nella sua stanza poco prima del consueto riposo pomeridiano. Eccellente il colloquio con il fedele sagrista, Concetto Venti, che lo crede in punto di morte e inizia a prepararlo per le esequie offrendogli di usufruire dell’occasione di una bara ancora nuova poiché il moribondo non era morto e quindi si poteva risparmiare, inscenando una serie di divertenti gag senza sosta.

Una nota di merito va anche all’attrice Rosaria Francese, Barbara, che dà vita alla madre di Paolino con estrema grinta e versatilità conquistando i sorrisi e i consensi di tutti. Un’altra prova ben riuscita per la Compagnia del Teatro L’Istrione che non solo diverte ma ricorda e celebra la drammaturgia popolare della nostra terra curando ogni dettaglio dalle scene, anch’esse dal regista Valerio Santi, alla direzione tecnica di Aldo Ciulla.

Elisa Guccione

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