Applausi per “La rosa tatuata” nella versione di Elisa Franco

di Elisa Guccione 

ph Dino Stornello

CATANIA- La Carrozza degli artisti di Elisa Franco conclude la stagione con “La rosa tatuata” capolavoro letterario di Tennessee Williams, che nel 1955 fece vincere l’Oscar ad Anna Magnani.

La scelta di un testo assolutamente non facile e soprattutto troppo legato al ricordo cinematografico della coppia Magnani Lancaster fa del lavoro di Elisa Franco, regista e protagonista della storia, messa in scena lo scorso fine settimana sul palco della sala Chaplin, una complicata prova attoriale e registica che vuole trasmettere al pubblico il carattere di una donna siciliana vera, impulsiva ma allo stesso tempo capace di donare amore smisurato alla figlia e al marito venerato come un Dio fino a prima di scoprire il tradimento con una giovane soubrette.

Lo spettacolo da premiare per il coraggio della scelta e l’interpretazione delle due protagoniste femminili, la già citata Elisa Franco e la giovane e promettente Viviana Toscano nel ruolo dell’intraprendente figlia Rosa, ricorda in parte il neorealismo tipico del film con gli scatti umorali della protagonista e l’atmosfera tipica dei migranti siciliani negli Stati Uniti. La trasposizione teatrale, con le scenografie di Arsinoe Delacroix, i costumi di Ariana Talio e la fonica di Letizia Contadino, è fedele al testo in tutti e tre gli atti della messa in scena che vede la presenza di un nutrito cast di attori composto da Amleto Monteforte, Alberto Hich Abbadessa, Serena Leonardi, Giovanni Fontanarosa, Linda Dipasquale, Enrica Pandolfo, Rosa Lao, Rosita Rita Trovato, Sergio Borsellino, Luca Micci, Rossella Strano, Stefania Nibbi e Federico Strano che vince per il coraggio della scelta drammaturgica, senza ovviamente l’obiettivo di creare un collegamento tra il film e lo spettacolo.

Elisa Guccione