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Al Platamone si canta la Civita tra poesia e musica senza tempo

Al Platamone si canta la Civita tra poesia e musica senza tempo

21.08.2020.

Di Elisa Guccione

CATANIA- Poesie di Martoglio, canzoni popolari, cunti e tradizioni rivivono sul palco del Cortile Platamone grazie all’applaudito spettacolo “Amuri ‘nta la Civita”, evento patrocinato dal Comune di Catania nell’ambito del Catania SummerFest, diretto e interpretato dall’attrice Laura Giordani con il cantante popolare Melo Zuccaro, autore del testo, il chitarrista Mimmo Aiola e il polistrumentista Giorgio Maltese.116536084_118617813265772_8565936454143972661_o

Una serata in musica per raccontare il popoloso e popolare quartiere della Civita, amato da Nino Martoglio tanto da diventarne oggetto preferito delle sue commedie, che riporta alla memoria la realtà catanese dei “curtigghi civitoti” o di alcune zone di via Plebiscito della Catania storica e nostalgica con semplici ed ingenui umori che con il passare del tempo sono sempre più un ricordo.117971779_215269070023632_3087039955884051590_n

Dall’appassionata e intramontabile serenata “E vui durmiti ancora” di Giovanni Formisano alle ballate di tradizione come “La pampina di l’aliva”, canzone della raccolta delle olive, o “La siminzina”, brano portato al successo da Rosa Balistreri, per uno spettacolo-canzone che, con ogni nota, esclamazione o mimica facciale, racconta la veridicità sanguigna e passionale della gente del popolo e dei complicati rapporti umani che s’incontrano e si scontrano tra le vie della città negli occhi degli anziani, memoria storica di un tempo lontano.

Uno messa in scena che non si limita a dare vita ad un tempo che fu ma rinverdisce la memoria, promuovendo la cultura siciliana con gli insegnamenti tipici della saggezza popolare con filastrocche, allegre cantilene o nenie per far divertire grandi e piccini.116793111_118618443265709_1421358555321870920_o

Uno spaccato storico della nostra sicilianità, che attraverso le note dei tre musicisti e la coinvolgente interpretazione di Laura Giordani ha restituito ai tanti catanesi presenti quell’atmosfera di  festa ed allegria attraverso gli strumenti come il friscaletto, le castagnette, il tamburello, il marranzano e la ciaramedda riportando in vita la magia di un Natale, ormai solo nei ricordi di bimbi oggi canuti. A grande richiesta di un pubblico generoso negli applausi e nelle battute ripetuti bis.

Elisa Guccione

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