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Al Metropolitan “Flashdance il musical” e la voglia di dare forma ai propri sogni

Al Metropolitan “Flashdance il musical” e la voglia di dare forma ai propri sogni

12.12.2018.

di Elisa Guccione 

CATANIA- Competere con un film cult come “Flashdance”, campioni d’incassi nel 1983, ed icona dello stile anni ottanta non è semplice. Il confronto per chi ha visto e vissuto il film nel pieno dell’adolescenza è istintivamente immediato tanto che l’operazione amarcord della produzione Stage Entertaiment e Full House Entertaiment di “Flashdance il musical”, in scena fino al 12 dicembre al Metropolitan di Catania per poi approdare il 15 e il 16 dicembre al Massimo di Palermo, diretto, tradotto e riadattato da Chiara Noschese risente il peso del paragone.2017_10_05_Flashdance_©FromStage_215516_5D4B0754

La storia di Alex, resa immortale sul grande schermo da Jennifer Beals, e del suo amore per la danza che sogna un futuro diverso di quello di operaia in una fonderia e ballerina all’Harry’s di notte rivive grazie all’interpretazione convincente di Valeria Belleudi, che insieme a Lorenzo Tognocchi, nei panni dell’innamorato Nick, in due ore abbondanti, ricrea l’atmosfera magica degli anni ottanta e la voglia di dare forma ai propri sogni.

Uno spettacolo godibile che, senza dubbio grazie all’utilizzo del light designer di Francesco Vignati, le coreografie di Marco Bebbu e gli effetti speciali di una scena sempre in movimento con numerosi cambi di situazioni, conquista i più giovani per la freschezza e l’onestà di inseguire i propri sogni e piace ai nostalgici perché ricorda un periodo importante della propria vita anche se numerose sono le differenze con il film di Adrian Lyne.2017_10_05_Flashdance_©FromStage_205737_5D4B0222

Tanti i brani inediti in italiano, che inevitabilmente non possono avere sul pubblico la stessa presa di hit immortali come Maniac o What a feling che riscuotono il consenso generale della platea.  La regia è dinamica e veloce, non permette allo spettatore di staccare gli occhi dal palco con l’obiettivo ben riuscito di intrattenere e divertire il pubblico, l’intero corpo di ballo è ben affiatato per una messa in scena ben curata per una storia senza tempo che difficilmente però potrà superare il confronto con il film.

Elisa Guccione

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