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“Servo di scena” inaugura la 49° stagione del Teatro dei Saitta

“Servo di scena” inaugura la 49° stagione del Teatro dei Saitta

25.10.2016.

CATANIA- Una stagione che sa di svolta quella che si appresta ad iniziare al Teatro Erwin Piscator per il “Teatro dei Saitta”, la quarantanovesima per il fondatore di quelle che furono “Le nuove maschere” Salvo Saitta. Sarà proprio il Maestro il protagonista della prima pièce, “Servo di scena”, testo scritto nel 1980 dal premio Oscar Ronald Harwood ed ambientato nella Londra degli anni ’40 durante i bombardamenti nazisti. Sir, questo il nome quasi indefinito del protagonista, è un capocomico alle prese con “Re Lear”: la guerra però rende difficile la vita dell’attore, avanti con l’età e con qualche problema di memoria. locandinaservoEgli ha dimenticato tutte le battute, ha dimenticato perfino quale opera debba essere rappresentata: si tinge il viso di nero pensando all’Otello, confonde le battute del Re Lear con quelle del Macbeth, inizia a diventare intollerante ad ogni cosa. Solo Norman, fedele servo di scena interpretato da Eduardo Saitta, potrà risolvere la serie infinita di contrattempi che si interporranno tra la compagnia e lo spettacolo stesso, non trascendendo il personale credo: “non importa se ci sono 3 o 4 persone in sala, basta uno solo che capisca ed io reciterò per lui”. Difficile per i due trovare una linea di confine tra quella che è la vita e quello che è il mestiere. Tra Sir e Norman la simbiosi è totale: servo e padrone, comico e spalla, figlio e padre: l’opera per i due attori diventa uno specchio sul quale riflettersi, una celebrazione del teatro che resiste ad ogni crisi, in ogni tempo. Un testo che vivrà, attraverso l’adattamento e le idee del giovane regista Sebastiano Mancuso, vita nuova, portando gli spettatori nel dietro le quinte di una rappresentazione teatrale, tra gioie e dolori, emozioni e paure, attraversate da coloro i quali ogni sera dismettono i propri panni per vivere vite diverse dalle loro con lo scopo di intrattenere il pubblico, vero motore del teatro. «In un momento nel quale neanche chi dovrebbe da spazio ai giovani – commenta Salvo Saitta – io e mio figlio abbiamo deciso di aprire le porte della nostra compagnia alle novità. Prima di tutto un testo che da troppo tempo mancava tra le produzioni catanesi, sempre più impegnate a ripetersi nei soliti testi piuttosto che a cimentarsi in opere alternative. In più la scelta di affidare la direzione dello spettacolo ad un regista promettente e ricco di idee nuove come Mancuso, capace di rendere lo spettacolo agile grazie ad una messa in scena leggera ed innovativa, ricca di estro come lo stesso copione richiede». Completano il cast: Aldo Mangiù, Massimo Procopio, Antonella Scornavacca, Adele Ferlito ed Anna Maria Nicotra.

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