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Riflessioni, rabbia e speranza di un cambiamento possibile in “Tutto il resto ha poca importanza” il nuovo spettacolo di Nicola Costa

Riflessioni, rabbia e speranza di un cambiamento possibile in “Tutto il resto ha poca importanza” il nuovo spettacolo di Nicola Costa

05.04.2018.

di Elisa Guccione 

CATANIA- La triste storia di Laura Salafia, la studentessa universitaria colpita nel 2010 da una pallottola vagante a piazza Dante all’uscita di un esame e da allora tetraplegica, il caso giudiziario ed umano di Enzo Tortora nel trentesimo anno dalla scomparsa, la poesia di Alda Merini, la crisi dell’arte e le tante troppe domande irrisolte del nostro quotidiano, segno di una difficoltà angosciante e incombente che non trova soluzione, rivivono sul palco del Canovaccio per mano del regista ed attore Nicola Costa autore del raffinato e complesso atto unico “Tutto il resto ha poca importanza” in scena fino a domenica 8 aprile.29744690_10213833795632233_5977342929575876372_o

Gli attori Francesco Bernava e Alice Sgroi, affiatata e collaudata coppia dispensatrice di emozioni, sono lo specchio di una società in crisi, devastata dal cinismo e dalla noncuranza di ciò che è veramente importante, capace di sopravvalutare l’effimero e cancellare l’essenza dell’anima.

Appassionata e sognatrice Alice Sgroi che tra rabbia e assetato bisogno di trovare una direzione dove poter esprimere l’onnipotenza dell’arte ormai fanalino di coda delle priorità della società moderna invasa dal non pensiero tipico dell’era dei social trova il suo opposto e di conseguenza la sua immagine speculare in Francesco Bernava cinico ed arrogante artista ormai deluso dalle tante sconfitte della vita apparentemente arreso ad una classe politica che distrugge e non crea, per un crescendo di sentimenti contrastanti capaci di far infuocare anche il più annoiato  e meno attento degli spettatori.

In un teatro simbolicamente occupato da due artisti squattrinati e senza un tetto dove ripararsi si riflette ci si scontra con la realtà dei nostri giorni, senza però cadere nel ginepraio della retorica sterile ed inutile, con la consapevolezza che l’unico strumento utile per un cambiamento necessario e doveroso per ritornare nuovamente ad essere uomini pensanti capaci di ragionare con il proprio cervello e non farsi manovrare dal più potente è l’amore, perché in fin dei conti tutto il resto ha poca importanza.

Elisa Guccione

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