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Quali prospettive per gli irrinunciabili Cinema all’aperto post Covid

Quali prospettive per gli irrinunciabili Cinema all’aperto post Covid

02.06.2020.

di Elisa Guccione 

CATANIA- Quale sarà il futuro dei Cinema all’aperto post Covid-19? Come vivranno la fase 2 le storiche Arene Corsaro, Argentina ed Adua? Quest’anno il primo giugno, storica data d’apertura, che per i catanesi segna l’inizio della bella stagione, è arrivato con botteghini chiusi, sedili vuoti e nessun film proiettato.

Tony Gallina, gestore dell’Arena Corsaro, Fabio Gaudioso, socio della “Società Cinestudio” rappresentante dell’Arena Argentina, e Francesco Gallina, gestore dell’Arena Adua, affermano all’unisono che nei diversi canali social sono arrivati sin dai primi giorni di maggio domande sulla data di apertura e sulla programmazione. “Le persone hanno voglia di ritornare a vivere- dichiara Tony Gallina- e dopo tanto tempo a casa sentono il bisogno di riassaporare la nostalgica atmosfera dell’Arena, che resiste all’inesorabile scorrere del tempo”.

La voglia di ripartire c’è ma le normative del dpcm del Governo Conte che dichiara l’apertura dei cinema dal 15 giugno a cui devono aggiungersi le poco chiare linee guida regionali, che addirittura anticipano la data d’apertura all’8 non incoraggiano ad una nuova normalità. “La data dell’8 giugno- afferma Fabio Gaudioso- è velleitaria. La riapertura dell’arena quest’anno è il peggior investimento economico che si possa fare, perché i costi rischiano di essere maggiori dei ricavi ma nonostante tutto non possiamo rifiutarci di portare avanti un investimento emotivo irrinunciabile, perché da sempre i cinema all’aperto rappresentano un’abitudine imprescindibile per tutti i catanesi ma per questo 2020 sono il battesimo alla nuova vita che ci apprestiamo a vivere dopo tanto dolore”. File di posti distanziate di almeno un metro, rinunciando così a più di metà della capienza, personale raddoppiato per la rilevazione della temperatura, registro del pubblico presente in sala, controllo dei bagni e sanificazione degli ambienti con vendita prevalentemente online dei biglietti sono dei costi che si aggiungono alla pianificazione economica della stagione. “Non si sa molto su come ci dobbiamo comportare- spiega Francesco Gallina-, la riduzione dei posti è un deterrente non da poco che in uno spazio come l’Arena Adua che vanta oltre 700 posti può causare danni relativamente importanti ma in Arene più piccole come l’Argentina o il Corsaro che ha una capienza di 350 posti diventa un problema non semplice da affrontare”. Dello stesso parere Tony Gallina, il quale sottolinea: “Cercheremo lo stesso di andare avanti adeguandoci alla norme prestabilite con diffusori di soluzioni idroalcoliche, plexiglass alla cassa e scrupolosa sanificazione degli ambienti anche se il vero problema sarà fornire al pubblico i film da inserire in cartellone”. Sarà una programmazione monca, perché tra marzo e giugno non è stato distribuito nessun film e si dovrà escogitare qualche particolare stratagemma per arrivare a settembre. “Non possiamo fare altro che aspettare le nuove direttive- conclude Francesco Gallina- che a breve saranno rese note per assicurare al pubblico la magia senza tempo del Cinema sotto le stelle”.

Elisa Guccione

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