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Maurizio Mattioli: “Ci rivediamo in tv con la serie Immaturi”

02.12.2016.

di Elisa Guccione

CATANIA – Maurizio Mattioli è coinvolgente ed allegro, proprio come siamo abituati a vederlo a teatro,   al cinema e in tv. Difficile non farsi trascinare dalla sua simpatia anche durante la nostra intervista, che si trasforma in un dialogo tra amici di vecchia data. Incontriamo lo spumeggiante attore romano presente al cinema conNon si ruba a casa dei ladri” dei Vanzina poco prima della sua partecipazione alla seconda puntata di “Meraviglioso”.la-carriera-di-maurizio-mattioli-770x470

Si è da poco conclusa con grande successo la fiction “Rimbocchiamoci le maniche”, dove ha interpretato il serio Maurizio un impiegato comunale che appoggiava ed aiutava la sindaca Sabrina Ferilli. Come spiega il successo di questa serie televisiva dal valore sociale?

“In questo momento storico dell’Italia vedere una donna che debella un Paese di corrotti, li mette al muro scoprendo i traffici illeciti dei presunti buoni portando avanti le ragioni del popolo e salvando la fabbrica in cui lavorava è una ventata di ottimismo. È una fiction che ricorda “L’onorevole Angelina” con la Magnani ed è piaciuta alla gente perché, nonostante i guai e le malefatte, l’onestà e il coraggio delle buone azioni vincono su tutto. Ho interpretato un uomo serio, fedele e perbene che vive al meglio l’attività di risanamento politico fatta dalla Ferilli”.

In questo momento è al cinema con il film dei fratelli Vanzina “Non si ruba in casa dei ladri”. Ci racconta qualche retroscena?mauriziomattioli

“Carlo ed Enrico Vanzina sono due grandi professionisti che raccontano la nostra realtà sorridendo. Collaboro con loro dalla fine degli anni 80 e con la premiata ditta Vanzina ho girato i miei film migliori come “Il pranzo della domenica”. Quando ci vediamo è sempre una gioia. C’è un ottimo rapporto”.

Cosa consiglia a tutti coloro che vogliono intraprendere la strada del Cinema o del Teatro?

“Direi di lasciar perdere, perchè questa crisi ha investito in modo micidiale tutti i settori compreso il cinema. È una strada difficile, ma sono convinto che solo coloro che posseggono il sacro fuoco dell’arte, pian piano, dopo tanto studio potranno trovare la propria strada”.

Lei è stato Mastro Titta in Rugantino. Cosa ricorda di questo spettacolo replicato sempre con grande successo?maurizio-mattioli

“Ogni sera appena si alzava il sipario vedevo 1600 paia d’occhi pronti a guardare ed ammirare la storia di Rugantino. Una sensazione difficile da descrivere, soprattutto, in questo momento che i teatri sono sempre meno pieni”.

Prima di salutarci ci racconti la sua emozione legata alla nostra terra?

“Mia moglie era di origine comisane quindi amo doppiamente la Sicilia. Ho girato anche tanti film a Catania. Mi trovo bene e sono sempre felice di ritornare”.

Dove la vedremo prossimamente?

“Sarò tra i protagonisti della serie tv “Immaturi”, mentre a febbraio porterò in giro lo spettacolo “Febbre da cavallo”.

Elisa Guccione

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