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La Compagnia “La Marmotta” di Varese ci racconta il retroscena della commedia “Gatta ci cova” in gara al VI Gran Premio Nazionale del Teatro Amatoriale”

La Compagnia “La Marmotta” di Varese ci racconta il retroscena della commedia “Gatta ci cova” in gara al VI Gran Premio Nazionale del Teatro Amatoriale”

15.09.2021.

La Compagnia “La Marmotta” di Fagnano Olona (Va), tra i protagonisti della fase finale della VI edizione del “Gran Premio Nazionale Teatro Amatoriale”, evento inserito nel cartellone del Catania SummerFest e promosso dalla F.I.T.A, Federazione Italiana Teatro Amatori, presieduta da Carmelo Pace ed organizzata dal “Teatro Stabile Mascalucia Mario Re”, diretto da Rita Re, e dal Comitato Regionale Fita Sicilia, decide di gareggiare con un classico della tradizione siciliana “Gatta ci cova” do Antonino Russo Giusti.

Scopriamo insieme al regista Francesco Giuffrida il dietro le quinte dello spettacolo.

Ci spiega come mai avete deciso di mettere in scena “Gatta ci cova”, un classico della drammaturgia popolare siciliana

“Mettere in scena gatta ci cova è stata una scommessa: sin dalla nascita della Compagnia (35 anni fa), ho proposto, viste
le mie origini, per lo più opere di autori siciliani adattandole in lingua italiana. La risposta del pubblico è
sempre stata entusiasmante e opere come “L’aria del Continente”, “Il contravveleno”, “Fiat voluntas dei”, “Il
paraninfo”, “San Giovanni decollato”, ecc. hanno sempre riscosso un grande successo. “L’aria del
Continente”, per esempio, è stata portata in scena circa 100 volte, mentre “Gatta ci cova” ha avuto numerose
repliche in questi ultimi 5 anni. Ovviamente ci siamo messi alla prova anche con altri autori contemporanei,
ma i nostri cavalli di battaglia rimangono nel teatro dialettale siciliano adattato in lingua. La nostra compagnia
è formata da “attori” provenienti da un po’ tutte le parti d’Italia e questo particolare intreccio di cadenze e
tradizioni teatrali diverse ci sembra che renda “speciale” e divertente ogni rappresentazione. Tutto ciò
rafforza, se ce ne fosse ancora bisogno, la tesi che dice che il linguaggio del Teatro è davvero universale. In
questo periodo, purtroppo segnato dalla pandemia, abbiamo cercato soprattutto di non disperderci: grazie
alle piattaforme per le videoconferenze ci siamo ritrovati abbastanza regolarmente “on line” e abbiamo
continuato a “provare” a distanza cercando di non perdere il ritmo e lo spirito di compagnia.
alla fine degli anni ‘90 abbiamo partecipato con “L’Aria del continente” di Martoglio a un concorso
nazionale tra compagnie teatrali dei dopolavoro ferroviari (Milano – Teatro Litta), con la Fita abbiamo
partecipato a un concorso a Salerno (“L’aria del continente”), e a Foligno (“Il contra”). In ognuna di queste
occasioni abbiamo avuto la soddisfazione di ottenere premi, nomination e segnalazioni”.

Cosa vi aspettate da questa finale?

“Dal Gran Premio, al quale partecipiamo con orgoglio e gioia, ci aspettiamo di poterci divertire vivendo
questa nuova esperienza come Compagnia; siamo tutti molto entusiasti! Speriamo che l’adattamento di
“Gatta ci cova”, opera conosciutissima tra il pubblico siciliano, sia apprezzato e possa far trascorrere al
pubblico una piacevole serata.
Non conosciamo direttamente le altre Compagnie partecipanti, ma ci auguriamo che anche questa occasione
sia utile per scambiarci esperienze e idee e per rafforzare con efficacia la nostra appartenenza alla famiglia
della Fita”.

S H A R E: