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“Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams conclude l’applaudita stagione di “Buio in Sala”

“Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams conclude l’applaudita stagione di “Buio in Sala”

21.03.2023.

Catania- Ultimo appuntamento di stagione il 14 e 15 Aprile, alle ore 21.00, con “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams diretto in tandem da Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia per il cartellone “Sguardi” della Compagnia “Buio in Sala”.

Sul palco della sala “Spazio Bis” nei locali della sede di formazione e produzione teatrale “Buio in Sala” all’interno dell’Istituto Leonardo Da Vinci gli attori Ketty Governali, Chiara Tron, Daniele Virzì, Silvana D’Anca, Giovanna Sesto, Andrea Luvarà, Danielw Caruso e Maria Rita di Mauro saranno protagonisti di una battaglia all’ultimo sangue.
“È uno dei drammi più torbidi e allucinati di Williams-dichiarano i registi Giustolisi e Bisicchia- dominato da un’atmosfera cupa e decadente pronto a sfociare in un epilogo più che tragico per una storia di menzogne e omofobia che sfida l’America puritana”.IMG-20230317-WA0005
Due grandi parti femminili la giovane Catharine, interpretata al cinema da Elizabeth Taylor oggi dall’attrice romana Chiara Tron, (reduce dai successi di “Viola come il mare” disponibile su Netflix) sconvolta da ciò che è accaduto al cugino Sebastian durante una vacanza insieme, e la tirannica Violet, nel ruolo che fu di Katherine Hepburn interpretato da Ketty Governali (la famosa Adelina de “Il commissario Montalbano”) madre di Sebastian, determinata a far tacere la nipote.
Sarà lo psichiatra, un altro dei ‘gentili sconosciuti’ del teatro di Williams, interpretato da Daniele Virzì a fare in modo che Katherine possa raccontare.
La villa e il suo lussureggiante giardino tropicale diventano il palcoscenico della memoria, per ritornare sulla scena del trauma e cercare di capire che cosa è davvero successo l’estate scorsa.
“Ad oltre sessant’anni dal debutto sul grande schermo il testo teatrale di Tennessee Williams- continuano i due registi- tutta l’intera storia si muove tra un realismo e un naturalismo a forte valenza simbolica ancora purtroppo molto attuale, forte del miscuglio di perbenismo, pruderie ipocrite, sessuofobica paranoica della nostra società”.
La visionaria scenografia è a cura di Martina Ciresi Stefano Privitera.

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