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Il martirio di Sant’Agata raccontato dai pupi dei Fratelli Napoli

Il martirio di Sant’Agata raccontato dai pupi dei Fratelli Napoli

03.02.2019.

di Elisa Guccione 

Con devozione, spirito religioso e amore per Sant’Agata la Marionettistica dei Fratelli Napoli, Maestri pupari catanesi dal 1921, sul palco del Machiavelli, in collaborazione con l’università di Catania, la Fondazione Lamberto Puggelli e l’Associazione Ingresso Libero, omaggia la Santa Patrona con un’esaltante rappresentazione puparesca del martirio.LA PASSIONE DI AGATA-foto di Salvo Nicotra (6)

La famiglia Napoli rimette in scena, secondo antica tradizione, il racconto della “Passione di Agata” riprendendo così un’antica usanza dell’opera dei pupi di scuola catanese che, da sempre oltre al classico repertorio cavalleresco, ripropone la vita dei Santi e alcuni passi del vangelo durante periodi particolari dell’anno come sono in questo caso i solenni festeggiamenti agatini.

Uno speciale adattamento del testo che delinea la scelta di Agata, serva di Cristo, e Quinziano potente proconsole romano soggiogato dalla bellezza di un’innocente fanciulla. Lodevoli i duelli verbali della Santa, a cui la sempre brava Tiziana Giletto ha prestato la voce, con il suo aguzzino, interpretato dal “parraturi” Davide Napoli, per uno scontro tra bene e male secondo l’antica tradizione puparesca.

LA PASSIONE DI AGATA-foto di Salvo Nicotra (4)

Una messa in scena barocca che, sul particolare adattamento del testo elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sui testi latini riguardanti la storia della nostra Santa Patrona, dà al pubblico la possibilità di poter vivere un crescendo di emozioni ed immedesimarsi nel dolore provato dalla giovane Agata. Una realizzazione curata e attenta che non dimentica di porre in risalto anche gli episodi di tradizione che non vengono raccontati negli atti latini come i particolari del telaio e del velo. Commovente il momento dello strappo delle mammelle in cui la sofferenza e l’umiliazione fisica non sembra essere vissuta da un pupo di legno ma da una donna in carne e ossa, incantando dall’inizio alla fine gli spettatori presenti che regalano meritati e lunghi applausi.

Elisa Guccione 

S H A R E: