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Applausi a scena aperta per “Xanax”, il claustrofobico psicodramma in ascensore di Buio in Sala

Applausi a scena aperta per “Xanax”, il claustrofobico psicodramma in ascensore di Buio in Sala

27.11.2022.

Catania- In un’ora e mezza il dramma esistenziale di Laura e Daniele, interpretati dall’affiatata ed intensa coppia Marina La Placa e Massimo Giustolisi diretti dalla sapiente mano di Federico Magnano San Lio, viene a messo a nudo scoprendo ogni singola piega dell’anima dei due protagonisti che per la prima volta a causa di una situazione esasperata, claustrofobica ed estrema saranno costretti improvvisamente a condividere gli elementi più intimi del proprio corpo e della propria anima.FB_IMG_1669544420690
Xanax” il testo di Antonio Longoni rappresentato per la prima volta a Catania, apripista del cartellone “Sguardi” della Compagnia Buio in Sala fondata e diretta dagli attori e registi Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, ha battezzato con numerosi applausi convinti e partecipe presenza di pubblico per tutte le serate di programmazione il palcoscenico della della nuova sala “Spazio Bis” nei locali della sede di formazione e produzione teatrale “Buio in sala”, all’interno del centro polifunzionale Leonardo Da Vinci.FB_IMG_1669544427300

La messa in scena racconta la paura e il panico dei tempi moderni che spesso ci vedono inadeguati ad affrontare quello che la società ci chiede e per difendersi dal turbinio di emozioni ad essa legate si è costretti a sopravvivere con dei piccoli sostegni come i famosi antidepressivi che uniscono le due anime sulla scena in un valzer di adrenalinica ansia vissuta dietro maschere e finzioni.

I due attori grazie alla dinamica regia di Federico Magnano San Lio, che grazie ad un particolare gioco di luci riesce con grande maestria  a raccontare i diversi stati d’animo dei protagonisti, sono un vero esempio di rara bravura i quali grazie all’ottima intesa conquistano e non deludono il numeroso pubblico che a fine spettacolo ha già voglia di assistere ad una nuova replica.FB_IMG_1669544414343
Insicurezze, sogni, desiderio di libertà ed attacchi di panico si consumano all’interno del ristretto spazio di un ascensore diventato luogo di tortura e confessionale di due colleghi di lavoro quasi sconosciuti che in quattro metri quadrati impareranno a conoscersi rivelando i segreti non detti di una vita piena di rimpianti e punti irrisolti della propria coscienza raccontati per la prima volta con facilità ad uno sconosciuto che non giudica e non chiede.FB_IMG_1669544424052
Le musiche originali di Emanuele Toscano impreziosiscono l’essenziale scena di Paolo Coco che vede incontrarsi e scontrarsi le angoscie, le solitudini e lo stress dell’animo umano dove la platea tra un sorriso e una battuta non può non immedesimarsi in questo esuberante psicodramma dal sapore agrodolce che con molta probabilità vedremo in giro per i palcoscenici del Paese.

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