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Andrea Tidona: “Con “La cena” attori e pubblico diventano una cosa sola”

Andrea Tidona: “Con “La cena” attori e pubblico diventano una cosa sola”

08.05.2019.

di Elisa Guccione 

CATANIA- “Sono un massaro modicano prestato all’arte drammatica”. Si definisce così l’attore Andrea Tidona, indimenticabile nel ruolo del pittore comunista de “I Cento Passi” diretto da Marco Tullio Giordana, che da sabato 11 maggio, ore 21, e domenica 12 maggio, ore 19.00, ritorna protagonista a grande richiesta a Catania sul palco del Piccolo Teatro della Città con la piéce “La Cena”,  spettacolo scritto da Giuseppe Manfridi e diretto da Walter Manfrè.

“Durante la messa in scena si instaura un legame fortissimo tra spettatore ed attore- racconta Andrea Tidona che sarà affiancato da Chiara Condrò, nel ruolo della figlia, Stefano Skalkotos, il genero, e Cristiano Marzio Penna, il maggiordomo-, che all’inizio potrebbe creare ansia in quanto le barriere tra palcoscenico e platea non esistono, ma pian piano permette di confrontarsi ed emozionarsi con il pubblico che vive la cena e l’intrigo familiare in prima persona senza subire passivamente l’evolversi dei fatti”.

Uno spettacolo dal sicuro impatto emotivo dove sarà possibile vivere l’esaltante esperienza del teatro di parola in cui tra ironia e drammaticità si vive un’esperienza unica per gli attori e gli spettatori. “Quando il gioco diventa pesante- continua Tidona protagonista tra cinema e teatro di fiction importanti come “Braccialetti Rossi” o “Il giovane Montalbano”- in cui il dialogo personale tra me e mia figlia è sempre più aspro ho sentito gente dire sottovoce: “Se io fossi stato in loro sarei andato via molto tempo prima lasciandolo solo, mamma mia che caratteraccio”.

Dopo il debutto a Roma nel 1992 “La cena” con la sua tavola imbandita con il pubblico nelle vesti dei commensali diventa quasi un’ara sacrificale, un palcoscenico per mettere in discussione l’intimo più nascosto della famiglia. “Alla fine in camerino- conclude Andrea Tidona – quando il pubblico viene a salutarmi oltre ai complimenti ricevo commenti di vario tipo come quello di una coppia romana che mi disse: “Ma lei è un sadico, meglio non averla mai come suocero. È  davvero terribile”.

Elisa Guccione

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