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Al Metropolitan Sold out e standing ovation finale per il capolavoro “I Promessi Sposi- Amore e Provvidenza”

Al Metropolitan Sold out e standing ovation finale per il capolavoro “I Promessi Sposi- Amore e Provvidenza”

10.03.2019.

CATANIA- Il ritmo instancabile, i perfetti movimenti scenici, le coinvolgenti ed appassionanti musiche de “I Promessi sposi amore e provvidenza”, prodotto dalla Poetica Eventi, con la regia  di Alessandro Incognito, affiancato dalla regia associata di Gisella Calì, la direzione musicale di Lilla Costarelli e le coreografie di Erika Spagnolo, dall’aprile 2017 anno del primo debutto sul palco del Teatro Ambasciatori conquista ad ogni replica sempre sold out, applausi e pubblico, che incuriosito di come il romanzo di Alessandro Manzoni possa diventare lo spettacolo più applaudito ed amato degli ultimi anni da critica e spettatori continua a ad emozionare e incantare.23376410_741313992723253_3943834950045735030_n

Il teatro Metropolitan gremito in ogni ordine di posto è la nuova location per soddisfare le incessanti richieste di repliche. Code interminabili al botteghino e traffico in tilt per tutto il centro storico di Catania per riuscire ad essere presenti all’apoteosi dell’amore, quello tra Renzo e Lucia, interpretati dai sempre bravi ed entusiasmanti Alessandro Incognito e Maria Cristina Litrico, che in questa speciale messa in scena paragonata ad una piccola Broadway sotto il vulcano racconta in chiave ancora più immaginifica e, a volte, volutamente surreale, grottesca e fortemente passionale la storia d’intrighi e d’amore più amata ed odiata dagli studenti italiani.

Un’opera corale ed imponente, premiata dall’Accademia di Belle Arti nel 2017 come spettacolo dell’anno, dove ogni singolo ruolo, durante i due intensi atti, viene evidenziato con attenta e sensibile cura esaltando il travaglio esistenziale di tutti i personaggi protagonisti come l’Innominato, interpretato da un superlativo Emanuele Puglia nel rendere viva e vibrante la conversione di uno dei personaggi chiave dell’intero intreccio narrativo, la monaca di Monza, una convincente Grace Previti nel rappresentare il dramma psicologico di una vita non vissuta, o l’amore malato di Don Rodrigo, che nell’interpretazione di Carmelo Gerbaro dipinge con estrema umanità la bramosia di ottenere l’oggetto del proprio desiderio a qualunque costo. Colpisce anche la graffiante ed eccellente interpretazione di Nicola Costa nelle vesti del Griso che con strafottente opportunismo sfrutta ogni situazione a suo vantaggio trasformandosi da fedele servitore in aguzzino del proprio signore.  53814282_1035261429995173_7482641703254360064_n

L’affiatata compagnia arricchita dai raffinati costumi realizzati da Rosy Bellomia, le scenografie mobili di Gaetano Tropea e il video mapping di Riccardo Guttà è composta da 34 performer tra cantanti, ballerini e. attori di prestigio tra veterani del teatro come il poliedrico Giuseppe Bisicchia nel doppio ruolo di Fra Cristoforo e del Cardinale Borromeo, il divertente Franco Colaiemma nelle vesti di un pavido Don Abbondio, Cosimo Coltraro voce fuori campo dell’avvocato Azzecca-Garbugli, Nicola Costa nelle vesti del Griso, Ketty Governali la fedele Perpetua, Alice Ferlito nelle vesti di Agnese ed Emanuele Puglia l’innominato e di giovani ma talentuose promesse come Carmelo Gerbaro in Don Rodrigo, Antonella Leotta la madre della piccola Cristina vittima della peste, Maria Cristina Litrico la pura Lucia, Grace Previti in La Monaca di Monza, Bruno Gatto nel ruolo di Egidio e lo stesso Alessandro Incognito, nel doppio ruolo di regista e protagonista si muove con naturalezza ed eleganza descrivendo con lucida fedeltà il pensiero dell’amore come unica forza che può salvare ed unire.53075079_1029479887239994_5420968190408654848_o

Un’idea vincente quella di Alessandro Incognito, premiato con enormi applausi ad ogni cambio di scena, capace di trasmettere al pubblico quell’entusiasmo e quella voglia di fare che ha reso unico sin dalla prima nota questo spettacolo, rivalutando così un’opera letteraria al punto tale di renderla fruibile al grande pubblico e diventare un piccolo capolavoro del teatro siciliano che sicuramente merita, senza dubbio, di varcare i confini dell’isola e di essere apprezzato da platee sempre più vaste.

Alla fine dello spettacolo, strettamente collegato all’ iniziativa sociale di devolvere parte dell’incasso a favore di alcune associazioni Onlus che si occupano di assistenza, volontariato e ricerca nel territorio della città,  il pubblico è stato premiato anche da un applaudito bis e un momento speciale dedicato al ricordo del compianto Pino Caruso.

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